Con uno di
essi, fra tutti, siamo ancora oggi come fratelli.
Il mio grande Amico Armando di Macherio.
I nostri figli sono cresciuti
insieme…
pur essendo lontani centinaia di chilometri gli uni dagli altri.
Daremmo la vita per aiutarci l’uno con l’altro.
La naja è…anche
questo.
Molti giovani d’ oggi non hanno più queste “opportunità”.
Cosa volete che resti dopo una notte in discoteca o uno spinello,
magari anche una“ grossa bevuta ”…?
Noi di ieri, non siamo certo
migliori di loro…
siamo solo più fortunati…siamo nati…scalzi.
Siamo cresciuti con altri stimoli…altre necessità…
siamo nati in tempo di guerra…!!!
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Istituto Geografico Militare
di Firenze
Marzo-Settembre
1963.
In quella specie di Caserma
Hotel in Via Tripoli…
ci alzavamo presto, ma nessuno poi ci correva dietro.
Non c’ erano ordini speciali per nessuno e
con diligenza, facevamo il nostro dovere…ognuno con i propri
incarichi.
Per prima, cosa bisognava indossare la divisa ed andare in giro
decentemente,
anche perché in città c’era un controllo dei
famosissimi “Lupi di Toscana”.
Se la “ronda” ci avesse beccati con un comportamento
“anomalo”…
avrebbe fatto di tutto per sbatterci dentro…e lo trovo molto
giusto…!
Noi, consapevoli, non ci creavamo e non creavamo problemi.
Ci sentivamo tutti quanti molto
fortunati se non addirittura felici.
Fatta la colazione con caffè, latte e marmellata in caserma,
ricordando le “gallette” di Bolzano…la giornata
cominciava già benone.
Mi recavo tutte le mattine in
Piazza della Signoria…quindi, all’Istituto
dove “lavoravo” insieme a “Civili” fiorentini
che mi trattavano come un figlio…
o un fratello. Uno, in particolare, di cui non ricordo il nome,
mi chiedeva,
in perfetto accento fiorentino : O’vvvia, Tuvorrai mia ‘ndare
verso ‘asa ?
E si ‘apisce…!!! Ora si dice a i Comandante…domani
si ‘arte…!!
Sette mesi immerso nella città
più artistica del mondo.
Con pochissimi soldi in tasca ma…tanto tempo a disposizione
per conoscere
tutto ciò che neanche un vero fiorentino penso abbia mai
potuto sognare.
Ogni mattina alle 6.30…ero già in Piazza della Signoria
seduto…sotto…
il Perseo del Benvenuto Cellini…o Il Ratto delle Sabine
del Gianbologna…
o al Nettuno, detto “Il Biancone”…
e il David di Michelangelo…
e la pace che a Firenze si poteva godere solo a quell’ ora…
I turisti poi…sarebbero arrivati a fiumi.
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