Come
dimenticare Gli Uffizi…Il Museo degli Argenti…la Galleria
d’Arte moderna,
la Galleria dell’ Accademia…? In questa Galleria sono
entrato
decine di volte…per ammirare “ l’originale”
del David e “ I Prigioni ” .
In quasi tutte le Gallerie ero ormai di casa e i custodi, sapendo
che un soldato
poteva disporre di sole
165 lire al giorno…
mi facevano entrare…chiudendo un occhio.
Sulla cupola del Brunelleschi…stessa cosa…il Campanile
di Giotto…
il Battistero…Santa Croce…la Cappella dei Pazzi…S.
Maria Novella…
il Giardino di Boboli…il Museo Archeologico...il Palazzo
dei Capitani… Ponte Vecchio…
Questo ponte era il punto di incontro con
tutto il mondo dell’ arte…
Non so se posso considerarmi un artista o qualcosa che gli assomiglia,
ma da qui ho ricevuto certamente una grande spinta che mi ha fatto
fare tutto…
per tutto il resto della mia vita e tutto ciò che ho “
creato ”…potrei dire :
tanto…
o … nulla…!
Quando la sera, potevo arrivare lassù…fino al Piazzale
Michelangelo…
Vedere “ la Firenze ” di notte…era commovente.
Provare per credere…!!!!
Come tutte le cose belle…come
un bel sogno, prima o poi svanisce…
e a settembre…lasciai Firenze…!
La naja è finita…!
Avevo le lacrime agli occhi, ma anche per la gioia…!
Lasciavo Firenze
con tanti ricordi e tanti
amici, ma…
a Senigallia c’era
una ragazza che mi aspettava ormai da 15 mesi…
e ci siamo ritrovati…più innamorati di prima.
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Firenze 1963
...La vita non è fatta
di
colpi di fortuna…
ma di ricerca
continua e…
tanta voglia…
di farcela…
sempre !!!
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Firenze.
settembre 1963.
la fine di un capitolo della
mia storia da soldato
a volte bella a volte…
molto meno…
durata
15 lunghi mesi…
da Senigallia a Palermo…
da Palermo a Bolzano…
da Bolzano a Firenze…
da Firenze……………a
casa…!!!!!!!!!
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Tornato a casa,
provai a rifare il litografo ma mi accorsi che
non era più il mio mestiere.
Viaggiai come rappresentante per una ditta di cosmetici,
la Cosmocrea di Bologna,
poi passai alla Pond’s.
Non fui contento e…creai un linea completa di cosmetici
con l’ aiuto di un bravissimo chimico di Bologna…
La chiamammo Barbara
Baenziger.
Un successo…, ma…ero di nuovo insoddisfatto.
Di ritorno da un breve viaggio in Austria dove andavo spesso,
tanto da riuscire a dialogare con loro in tedesco, (pur non avendolo
mai studiato)
vidi dei favolosi “ gioielli ” in cristallo…fabbricati
da una famosissima ditta,
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