Per prima cosa:
non ho voluto studiare.
Ad undici anni facevo “il fornaio”
e mi alzavo alle 3 del mattino (notte)…
Questo è stato il primo lavoro “serio” ma, già
molto prima,
a cinque o sei anni frequentavo tutti i laboratori artigiani…
dal falegname… al fabbro ferraio.
Non mi pagavano… perché, anche ripulire il pavimento
dalle montagne di trucioli e segatura ,
non era considerato un lavoro ma… “un gioco” e
bisognava anche stare attenti e filare dritti…
altrimenti…volavano anche…calci nel sedere…!
Poi… tipografo, litografo, restauratore, elettricista,
parrucchiere, ceramista, scultore, bigiottiere,
poi orafo, pittore, fotografo e…tanti altri mestieri.
Da non dimenticare, fra il 1950 e 1960, la grande esperienza
legata all’ambiente del cinema,
quando, dalla vicina Cinecittà, i registi e gli attori
venivano a girare tutti i loro film a Viterbo
nel vicino quartiere di S. Pellegrino, il Palazzo Papale,
Piazza della Rocca…ecc.
Il recente “Maresciallo Rocca” ed altre fishion famose,
sono state girate a Viterbo.
I film venivano girati quasi sempre di notte…
col fascino degli enormi riflettori che illuminavano più della
luce del sole…
e noi ragazzi, che…venivamo presi come “comparsa”o
aiuti vari.
I grandi Attori dell’epoca li ho “conosciuti” tutti.
Il più emozionante per me è stato il film intitolato:
Lucrezia Borgia.
Un film che non ho mai avuto la gioia di vedere,
interpretato dal grande ma “scontrosissimo ” Vittorio Gassman.
Senza dimenticare gli altri film interpretati da Vittorio De Sica, Nino
Manfredi,
Gina Lollobrigida, Totò, Paolo Panelli, Maurizio Arena, Sophia
Loren,
Silvana Pampanini, Alberto Sordi, Walter Chiari, Marisa Merlini, Franco
Fabrizi,
Aldo Fabrizi, Franco Interlenghi, Cosetta Greco, Delia Scala, Renato
Rascel e tanti altri.
Tutti gli Attori dell’ epoca sono passati dalla mia città.
Con molti di loro ho parlato più volte.
Non ero ancora un adulto, ma proprio per questo molti di loro,
con grande umanità…si sentivano divi, si, ma…comuni
mortali.
Primo fra tutti Totò. Poi Walter Chiari…che, fra una ripresa
e l’ altra, non ricordo in quale film…
ci faceva letteralmente “sbellicare” dalle risate.
Gli stessi addetti ai lavori…facevano una grande fatica a “lavorare”
seriamente…
Poi, dopo aver riso e ancora riso e ancora riso, alla fine, per sfinimento…
riuscivano a riprendere a “girare”.
Non si comunicava bene con Alberto Sordi…pur essendo simpaticissimo,
era sempre “sulle sue”. Sono stato sempre convinto che,
la Sua indiscussa
arte del far ridere gli altri…fosse invece una“cosa”che
faceva solo per se stesso.
"Aggiornato il 5 maggio 2005...."
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